Eurocontrol ha chiuso lo spazio aereo sull’est dell’Ucraina per i voli civili, ma già prima della tragedia dell’ MH-17, il 25% delle compagnie aeree internazionali avevano deciso di modificare le rotte ed evitare le regioni orientali dell’Ucraina, in mano ai separatisti filo-russi.
Lo ha annunciato a Bruxelles un portavoce di Eurocontrol, l’organizzazione per la sicurezza aerea che riunisce 40 stati tra cui l’Ucraina.
“Dal primo luglio, dice Brian Flynn, la maggior parte delle rotte aere sull’est dell’Ucraina sono state chiuse sotto i 26.000 piedi. Dal 14 luglio si è alzato il limite a 32.000 piedi. L’aereo in questione era sopra i 26.000 piedi, era sopra i 32000 piedi”
Circa 350 aerei civili sorvolano ogni giorno l’est dell’Ucraina, di questi oltre un centinaio sono voli internazionali che si dirigono in Asia.
Quali saranno le conseguenze della chiusura dello spazio aereo in quest’area per le compagnie europee?
“I voli saranno dirottati piu’ a nord o piu’ a sud dello spazio aereo in questione- spiega Brian Flynn di Eurocontrol- questo porterà ad un aumento dei voli sulla Polonia, sulla Bulgaria, in parte sullaTurchia, non ci dovrebbero essere grandi conseguenze nella congestione dello spazio aereo, ci potrebbero essere leggeri ritardi di 5-10 minuti per i passeggeri sui voli di lungo raggio di oltre 10 ore, ma non ci dovrebbero essere grandi conseguenze”.