Ue, dal primo luglio scattano i tagli ai costi di roaming

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Quante volte siamo tornati dall’estero solo per trovare il credito del nostro cellulare praticamente azzerato?

Ebbene, da martedì non dovremo più preoccuparci di centellinare chiamate ed sms a parenti ed amici.

Il primo luglio entrano infatti in vigore i nuovi limiti imposti dall’Unione europea ai costi di “roaming”, cioè il prezzo che paghiamo all’operatore di un altro Paese per appoggiarci alla sua rete.

Così, per chiamare ad esempio dalla Francia, non pagheremo più di 19 centesimi di euro al minuto più Iva.

Riduzione di oltre il 20% anche per ricevere una chiamata e mandare un sms, ora rispettivamente a 5 centesimi al minuto e a 6 centesimi.

Più che dimezzati, infine, i costi del traffico dati, che passano ad un massimo di 20 centesimi per megabite.

Un bel regalo per i vacanzieri, i quali, in certi casi, potranno addirittura scegliere l’operatore con cui navigare in roaming in base alla tariffa migliore.

Soddisfazione è stata espressa Neelie Kroes, principale sostenitrice del tetto progressivo introdotto a partire dal 2007

Obiettivo del commissario europeo: l’eliminazione definitiva dei costi di roaming entro l’anno prossimo.

Prima, però, bisognerà trovare l’accordo degli Stati membri dell’Unione sul suo ambizioso pacchetto di riforma del mercato delle telecomunicazioni.

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