In bicicletta per ricordare la Grande Guerra e promuovere la pace. Migliaia tra dilettanti e professionisti hanno pedalato nella capitale della Bosnia-Erzegovina per la gara inaugurale del Grand Prix Sarajevo, pochi giorni prima del centenario dell’evento che scatenò il primo conflitto mondiale.
“Se mai vi è stato qualcosa di buono nella guerra, è che abbiamo imparato una lezione -ha detto il presidente bosniaco Bakir Izetbegovic -. Ora celebriamo un secolo di pace. Così vedo questa giornata, l’inizio di un secolo di pace nei Balcani e in Europa”.
La gara è stata il primo di una serie di eventi dedicati alla commemorazione del centenario dell’assassinio dell’arciduca Francesco Ferdinando.
È stata promossa dagli organizzatori del Tour de France – presenti molti dei suoi campioni – e si è svolta a meno di una settimana dal 28 giugno.
Lo stesso giorno di cento anni fa, il nazionalista serbo Gravilo Princip uccise l’erede al trono asburgico e la moglie Sofia.
Eroe per alcuni, foriero di distruzione per altri, creò di fatto il casus belli di un conflitto che ha provocato decine di milioni di morti.