Si chiama “Graffiteach”, insegnare con i graffiti, ed è una bella iniziativa che ha riunito artisti e volontari a Giacarta per offrire un percorso educativo ai ragazzini di strada, costretti a vivere di elemosina e con un futuro spesso segnato.
Ronny Pratama, uno dei fondatori del progetto, racconta: “Siamo ricorsi ai graffiti come metodo di insegnamento perché i bambini di strada hanno una stretta relazione con essi. Trovi i bambini negli angoli delle vie, vicino ai muri che spesso sono ricoperti con immagini che rappresentano oscenità e sui quali sono scritti i nomi delle gang. Abbiamo quindi avuto l’idea di trasformare i murales in qualcosa di utile”.
I corsi sono iniziati nel febbraio del 2013 e durante l’anno sono stati completati 20 progetti nella capitale indonesiana. I murales sono stati lo strumento per far passare nozioni di inglese, matematica, scienza e arte.
L’idea ora è quella di estendere il progetto in altri parti del Paese.