Nel bel mezzo dei negoziati per cercare di evitare una multa da 10 miliardi di dollari, dentro BNP Paribas cade la prima testa.
È quella di Georges Chodron de Courcel, direttore generale delegato. E, secondo i bene informati, sarebbe stata chiesta esplicitamente dalle autorità finanziarie newyorkesi.
La banca francese è oggi nel mirino dei regolatori americani per alcune transazioni che avrebbero violato l’embargo economico vigente nei confronti di Paesi come Iran e Sudan.
Il prepensionamento del dirigente, che sarà effettivo tra tre mesi, sarebbe una prima concessione (già si fanno altri nomi), nonostante nel suo comunicato la banca non faccia alcune cenno all’indagine.