È soprattutto l’Iraq il tema del summit fra lega araba e Unione europea ad Atene. Il vero convitato di pietra assieme al conflitto israelo-palestinese e alla guerra ciivile in Siria.
La Grecia sente particolarmente questo appuntamento anche per motivi geografici. Quelli di Atene sono i primi confini europei a sud est e il paese, che già versa in una profonda crisi economica è preoccupato per l’arrivo massiccio di profughi. Il vicepremier Venizelos: “il mondo arabo attraversa un momento difficile e l’Europa deve aiutare la ricostruzione di queste nazioni e ricreare un clima di stabilità e prosperità”.
Nel solo Iraq nelle ultime ore sarebbero almeno mezzo milioni di profughi interni che fuggono dalle violenze jihadiste nel nord del paese.
Ecco perché la specificazione del ministro degli esteri marocchino: “La dimensione economica è importante, ma uno dei problemi è quello di combattere l’estremismo”.
“Gli iracheni si attendevano probabilmente qualcosa di più concreto dai partner europei, afferma il nostro corrispondente, “ma un problema così complicato e sanguinoso non è che un capitolo nelle relazioni fra unione europea e mondo arabo. Uno dei tanti capitoli che vengono discussi in poche ore”.