Tangenti Mose: arrestato sindaco di Venezia

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35 persone arrestate e un centinaio indagate. È questo, per ora, l’esito dell’indagine della guardia di finanza sulle presunte tangenti per gli appalti del Mose, il sistema di dighe mobili progettato per difendere Venezia dall’acqua alta.

Le accuse sono corruzione, concussione e riciclaggio. Fra gli arrestati eccellenti Giorgio Orsoni che della città lagunare è sindaco.

Orsoni è accusato di aver ricevuto finanziamenti illeciti dal Consorzio Venezia Nuova per le elezioni comunali del 2010 dove era candidato sindaco del Pd. Adesso è ai domiciliari.

La Procura ha chiesto l’arresto anche dell’ex governatore e ministro Giancarlo Galan, attualmente parlamentare, per il quale è necessario il via libera
dell’apposita commissione.

Finora sarebbero nell’ordine dei milioni di euro le mazzette che sarebbero state pagate sul progetto valutato cinque miliardi di euro. Il sistema criminale, secondo gli inquirenti, funzionava attraverso la creazione di fondi neri all’estero. Questo denaro veniva spostato e utilizzato per corrompere persone delegate a controllare.

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