Venti di ribellione soffiano ora anche nell’autoproclamata repubblica dell’Abkazia.
Dopo una manifestazione di protesta nella capitale Sukumi, i manifestanti dell’opposizione si sono impadroniti del palazzo presidenziale e della tv della regione georgiana secessionista riconosciuta da Mosca. La protesta è legata a una questione di rilascio dei passaporti, ma si
allarga alla crisi economica.
I manifestanti hanno scandito slogan chiedendo le dimissioni del presidente Aleksandr Ankvad.
“Abbiamo sempre la possibilità di ristabilire la situazione usando le vie legali. Da un punto di vista formale quello che sta accadendo è un tentato colpo di Stato’‘, ha dichiarato il presidente Alexander Ankvab, il quale ha anche smentito le voci di una sua fuga.
Il leader dell’opposizione, Raul Khadzhimba, ha annunciato che il consiglio di coordinamento dell’opposizione ha assunto temporaneamente il controllo della repubblica.
L’Abkazia vive grazie al sostegno finanziario e militare di Mosca. Per Vl