L’accordo con gli Stati Uniti per la sicurezza verrà firmato presto dal prossimo presidente afgano. Lo assicura il ministro dell’interno di Kabul, intervistato da euronews.
L’intesa è necessaria per definire lo status dei militari statunitensi in Afghanistan e Washington la considera una condizione essenziale per il mantenimento di alcune migliaia di soldati nel Paese.
“Ognuno dei due candidati presidenti che andranno al ballottaggio – sottolinea il ministro Mohammad Omar Daudzai – ha promesso che, in caso di vittoria, firmerà il patto per la sicurezza con gli Stati Uniti non appena entrerà in carica. Sono certo che gli Stati Uniti e l’Unione europea non avranno niente di cui preoccuparsi, perché le elezioni si terranno tra due settimane e nel giro di un mese e mezzo il nuovo presidente entrerà in carica e firmerà.”
Gli Stati Uniti intendono lasciare in Afghanistan nel 2015 9800 militari, che si ridurranno a 4.900 l’anno successivo, ma tra gli abitanti di Kabul c‘è chi dubita di queste cifre.
“Ci aspettiamo” scommette un negoziante “che almeno 40.000 soldati statunitensi rimangano nel nostro Paese, anziché i 9.800 previsti da Obama.”
“Abbiamo le forze di sicurezza afgane per difendere il nostro Paese e il territorio” sostiene un altro cittadino della capitale. “La presenza degli americani in Afghanistan non farà altro che accrescere la miseria e il conflitto.”
Per Washington, i soldati che rimarranno serviranno soprattutto ad addestrare i militari afgani.