Sewol, Park Geun-hye revoca Guardia costiera

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Ancora lacrime in Corea del Sud sul naufragio del 16 aprile scorso.
La presidente Park Geun-hye piange davanti alle telecamere, chiede di nuovo scusa e promette riforme radicali per rafforzare la sicurezza: a partire dalla Guardia costiera, le cui competenze saranno trasferite a enti come il Ministero della Sicurezza nazionale.

“La guardia costiera è una parte dello stato di grande importanza, che peró non ha raggiungiunto i numeri sufficienti, tra manodopera e disponibilità economiche, per garantire la sicurezza marittima – ha spiegato Park Geun-hye. Inoltre, non c‘è una adeguata formazione per il salvataggio. Credo che non saremo mai in grado di prevenire altri incidenti su larga scala, se lasciassimo le cose come stanno”.

La tragedia del traghetto, il cui bilancio è di 302 tra morti e dispersi, in gran parte studenti in gita scolastica con familiari e insegnanti, non lascia spazio ad altro che al dolore.

Per il disastro sono stati arrestati il capitano dell’imbarcazione e 4 membri dell’equipaggio.

Dopo la grande cerimonia ufficiale del 30 aprile scorso, nel weekend circa 10mila persone si sono radunate nel centro di Seul per una veglia a lume di candela. Lo scopo dei manifestanti: sollecitare ancora una volta il governo a determinare le cause e punire i responsabili del naufragio.

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