Grecia: alle europee voglia di nuovo, cambiano gli equilibri politici

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Cinque anni di crisi economica in Grecia hanno cambiato le aspettative delle persone e il quadro politico.

La rabbia provocata dall’austerità ha seppellito il partito socialista Pasok, decimato quello conservatore e fatto fiorire nuove realtà politiche.

Accanto ad Alba Dorata a Syriza, protagonisti delle legislative, i sondaggi danno in ascesa una nuova realtà di centrosinistra: Potami, il Fiume, secondo i sondaggi è già il terzo partito greco con il 9%.

“La gente in Grecia chiede un cambiamento – sostiene Stavros Theodorakis, leader di Potami – Se si guarda ai sondaggi prima della nascita di Potami, il primo partito non era Nea Democratia o Syriza, il primo partito era “nessuno”. Il 40% della popolazione dichiarava di non voler votare per nessuno. Quindi è logico il nostro partito raccolga consensi”.

Nessun partito andrà oltre il 25% dei voti, soprattutto a causa della frammentazione del centrosinistra. Secondo i sondaggi, l’altra novità delle europee, Elia – l’Ulivo – supererà il 6% delle preferenze.

“Oggi più che mai le persone hanno perso l’illusione che l’Unione europea sia un sistema capace di garantire prosperità a tutti – dice Paschalis Aganidis, membro del partito Elia – Oggi l’Europa è vista come una minaccia che crea insicurezza. La domanda è: come possiamo cambiare questa impressione? L’unico modo è proporre nuovi punti di vista”.

La maggioranza dei greci è convinta che l’Unione europea abbia gestito male la crisi, ma nello stesso sondaggio il 79% degli intervistati si dice a favore della permanenza nell’euro.

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