Gli attacchi dei filorussi nelle città dell’Ucraina dell’est ricordano la crisi in Crimea: sono segnali del coinvolgimento di Mosca. Lo sostiene il rappresentate degli Stati Uniti all’Onu, Samantha Power.
Nelle stesse ore il ministero degli Esteri ucraino annunciava di avere le prove del coinvolgimento dei servizi segreti di Mosca.
“Si tratta di attacchi professionali – ha detto la Power – Le milizie procedono allo stesso modo in sei o sette città. Quindi certamente si tratta di segni del coinvolgimento di Mosca. Se queste azioni continueranno aumenteremo le sanzioni”.
La risposta di Mosca è affidata a Serghei Lavrov. il ministro degli Esteri russo minaccia di far saltare l’incontro in programma giovedì a Ginevra sulla crisi ucraina se Kiev userà la forza contro i filorussi nel sud-est.
Di fronte al precipitare degli eventi il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, sollecita la Russia a ritirare le forze speciali ammassate nelle zone vicine alla frontiera con l’Ucraina. Altrimenti – avverte – Mosca farà i conti con l’isolamento internazionale.