L’anessione della Crimea potrebbe costare alla Russia la perdita del diritto di voto nell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, una delle piu’antiche istituzioni europee che riunisce 47 stati europei, tra cui la Federazione russa. I deputati tuttavia vogliono mantenere la porta aperta.
“L’arma piu’ forte che hanno i parlamentari è di continuare a dialogare- spiega il relatore austriaco Stefan Schennach- ma anche di dire ad un paese membro, che ha fatto qualcosa che non accettiamo, per questo riceve un cartellino giallo”
Il dibattito si svolgerà giovedi’. La Russia è uno dei principali contribuenti al bilancio di quest’organizzazione internazionale. Ma i deputati russi sono convinti di poter far valere le proprie ragioni ed evitare questa prima sanzione disciplinare.
Leonid Slutsky, è un parlamentare della Duma: “Sono sicuro che saremo capaci quest’anno di convincere molti colleghi che il referendum in Crima si è svolto nel rispetto delle legge internazionali e che è espressione della libera volontà popolare”
I Russi sembrano essere riusciti almeno ad evitare l’espulsione dall’organizzazione, lo chiedon a gran voce i britannici, per spingere Mosca a ritirarsi dal confine orientale dell’Ucraina.