Il centro d’arte Martin Gropius di Berlino ospita “Evidence”, la mostra di Ai Weiwei. Tremila metri quadri e 18 sale dedicate ai lavori dell’artista e attivista cinese.
Alcune delle opere della retrospettiva su Ai Weiwei a Berlino arrivano in Europa per la prima volta. Altre sono state create dall’artista, cui non è stato concesso il visto per Berlino, nel suo studio di Pechino pensate per adattarsi agli spazi del Martin Gropius Center.
“Ai Weiwei parla la lingua dell’arte, un’arte che possiamo definire concettuale” spiega il curatore Gereon
Sievernich” Se guardiamo da vicino le opere è facile trovarvi un messaggio da decifrare. Ed è un messaggio molto politico, che descrive la situazione cinese, che racconta la sua vicenda personale e delinea le relazioni tra la Cina e l’occidente.
Tra le istallazioni, anche la riproduzione della cella dove l’artista è stato tenuto in isolamento tre mesi nel 2011 dopo essere stato arrestato per aver espresso in un blog la sua opposizione al governo cinese.
La notizia dell’arresto di Ai Weiwei ha fatto il giro del mondo. La Germania fu tra i paesi a chiedere alla Cina la sua liberazione.
Le opere di Ai Weiwei resteranno in mostra a Berlino fino al 7 luglio.