Le prime pagine dei quotidiani ungheresi non mostrano sorpresa: “Orban ha vinto di nuovo, il suo governo può andare avanti”, titola uno. Il giorno dopo le elezioni a Budapest, c‘è chi lo ama e chi lo odia: il leader nazional-populista, campione dell’anti-europeismo e dello stato autoritario, si è imposto, ma ha diviso il paese.
“Sono molto contento. Almeno l’Ungheria va nella direzione giusta”.
“La sinistra si è suicidata. ha cominciato la campagna troppo tardi, quando non c’era più niente da fare”.
“Mi aspettavo la destra estrema, non Fidesz, dopo che hanno portato il paese alla bancarotta in questi quattro anni. Mi aspettavo che vincesse la destra”.
Oltre i favorevoli e i contrari, la riconferma al governo di Orban suscita anche qualche timore tra gli ungheresi, molti dei quali evitano di esprimere la propria opiniome.
“Dipenderà da un pugno di voti se per i prossimi quattro anni Fidesz potrà continuare a governare con una maggioranza dei due terzi, o se invece dovrà fare i conti con una opposizione con una voce più forte. Lo sapremo tra pochi giorni”.