Un oceano (e forse vita) su una luna di Saturno

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L’oceano della sesta luna. Potrebbe sembrare il titolo di un romanzo di fantascienza, ma grazie a degli scienziati italiani è conclamata realtà.

Encelado, uno dei più piccoli satelliti di Saturno, ospita, sotto una coltre di ghiaccio, una distesa d’acqua grande cinque volte il lago di Garda. Il cui ambiente è adatto a ospitare la vita: sono state trovate, infatti, tracce di elementi chimici organici.

Luciano Iess, professore della Sapienza alla guida del gruppo di ricerca che ha effettuato la scoperta, resta prudente su quest’ultimo punto, ma afferma che comunque i risultati degli studi sono straordinari.

Encelado aveva attirato l’attenzione dei ricercatori dopo la scoperta di alcuni geyser che si sprigionavano da lunghe fratture sulla sua superficie ghiacciata, chiamate dai ricercatori “graffi di tigre”. Furono scoperti nel 2005 nel polo sud della luna . ‘‘Era
un fenomeno sorprendente – sostiene Iess – perché, con una temperatura alla superficie di meno 180 gradi, Encelado è un corpo assolutamente freddo, tuttavia ha una sorgente di energia in grado di sciogliere il ghiaccio, mantenendo l’acqua allo
stato liquido’‘.

Quella dell’acqua sullla sesta luna di Saturno è soltanto l’ultima di una serie di rivelazioni dovute al satellite Cassini, che dal primo luglio 2004 si trova nell’orbita di Saturno. La missione, organizzata da Nasa, Agenzia spaziale europea (Esa) e italiana (Asi), si concluderà nel 2017.

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