Il colosso energetico russo Gazprom e il Cremlino hanno deciso di aumentare del 40 per cento il prezzo del gas fornito all’Ucraina, che così ora costa 485 dollari per mille metri cubi.
Il rincaro, il secondo in pochi giorni, è legato alla cancellazione degli accordi del 2010 con Kiev e dello sconto di 100 dollari concesso in cambio della proroga del contratto d’affitto della base di Sebastopoli, città ormai annessa alla Russia.
Medvedev ha poi annunciato di voler chiedere a Kiev la restituzione dello sconto anticipato dal 2010, stimato in 11 miliardi di dollari.