L’ultima volta risale addirittura al lontano 1997. Ma il debito pubblico è ormai a livelli insostenibili e il Giappone è costretto ad alzare l’Iva dal 5% all’8%. A cui seguirà, a fine 2015, un ulteriore impennata al 10%.
Colpa della spesa sociale, molto alta a causa dell’invecchiamento della popolazione.
Le aziende dell’ex impero del sol levante, uno dei Paesi con il più basso tasso di natalità del Pianeta, sono preoccupate: all’ultimo aumento seguì infatti quella spirale deflattiva da cui il Giappone sta cercando di emergere ancora oggi.
Più fiduciosi gli analisti: i consumi sono più solidi e reggeranno il colpo.