San Pantaleo (Pistoia) Viaggio nel piccolo borgo, Chiesa Parrocchiale.

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S. PANTALEO ALL’OMBRONE Chiesa di San Pantaleo
Un locus qui dicitus Sancto Pantaleo è già documentato nel 1034 (RCP, Canonica, 62), ma evidentemente il toponimo derivava da un più antico luogo di culto, forse di origine altomedioevale dedicata al medico di Nicodemia martire sotto Domiziano ( 303). La più antica notizia documentaria della chiesa è in un breve del 1101, nel quale alcune terre della canonica di S. Zenone sono definite in capella de Sancto Pantaleo (ASF, Capitolo di Pistoia, 1101 Aprile). Nella seconda metà del secolo XIII la chiesa è già compresa tra le parrocchiali suburbane (Decime, I, 1204; II, 1314); mentre il corrispondente territorio era organizzato in comunità rurale (Liber Focorum, B, XII). La ecclesia S. Pantaleonis è registrata nei verbali delle visite pastorali a partire da quella del vescovo Vivenzi (Visite 1372, c. 57v) Alla fine del Seicento il patronato della chiesa spettava ancora a privati (famiglie Amati e Vivarelli) ed allo spedale del Ceppo (Chiese 1699, c. 70v). Non vi sono avanzi della chiesa medioevale, più volte trasformata e definitivamente sistemata in meliorem formam dal parroco Iacopo Vivarelli nell’anno 1700 (cfr. la lapide sopra la porta d’ingresso). Nella sistemazione settecentesca la chiesa era preceduta da un portico, che è stato recentemente demolito e sostituito da una tettoia.

BIBL. REPETTI, IV, p. 51; BUCCI, Ombrone, pp. 26 36.

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