http://www.pupia.tv - Napoli - Avrebbero acquisito dati bancari, firme e generalità per poi fabbricare documenti d'identità falsi e prelevare ingenti somme di denaro dai conti correnti di invalidi civili. Con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alle truffe, possesso e fabbricazione di documenti d'identità falsi e sostituzione di persona, i carabinieri della compagnia "Napoli-Centro" hanno 13 persone, di cui nove finite in carcere e quattro ai domiciliari, mentre ad altre dodici è stato imposto l'obbligo di dimora.
Durante le indagini, coordinate dalle Procura del capoluogo campano, i militari dell'Arma hanno accertato che il gruppo criminale, con la complicità di un dipendente dell'Inps di Caserta, aveva acquisito i dati bancari.
Le attività investigative sono iniziate nel gennaio 2012 a seguito di una segnalazione di tentata truffa pervenuta dai carabinieri in servizio nella sede napoletana della Banca d'Italia. Secondo l'accusa, l'associazione a delinquere era capeggiata da un soggetto già agli arresti domiciliari per reati analoghi, che si avvaleva, tra gli altri, del dipendente dell'Inps di Caserta addetto all'Ufficio provinciale Pensioni e invalidità civile e preposto per ottenere i dati personali di invalidi civili, di un falsario per la fabbricazione di documenti falsi, e di una serie di cosiddetti 'operativi' che, impersonando i pensionati, entravano nelle agenzie di credito, presso filiali di banche situate a distanza dal luogo di residenza delle vittime.
I prelievi sono avvenuti in istituti di credito in Campania, Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Lombardia. Individuate almeno 64 vittime, per un danno stimato di oltre 300mila euro. Sequestrato, inoltre, il laboratorio destinato alla produzione illecita di documenti e sono state tratte in arresto, in flagranza di reato, 13 persone ritenute responsabili del reato di utilizzo di documenti di identità falsi, nell'atto di compiere le truffe presso vari istituti di credito.(17.03.14)