Voto anticipato in Serbia, favoriti i conservatori al governo

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I serbi votano per le elezioni politiche anticipate. Forti del successo nell’avvicinamento all’Europa, nella lotta alla corruzione e nel dialogo sul Kosovo, i conservatori al governo sono dati per favoriti.

Ex -ultranazionalista e ministro dell’era Milosevic convertitosi a posizioni più moderate e filoeuropee, il popolare leader del Partito del Progresso Serbo SNS Aleksandar Vucic dovrebbe diventare primo ministro, “Riforme, creazione di posti di lavoro, lotta alla corruzione – ha dichiarato -: bisognerà occuparsi di questo dopo il voto”.

I socialisti – parte dell’attuale governo di coalizione – restano molto indietro. Il partito del premier uscente Ivica Dacic potrebbe non arrivare al 14 percento, mentre le formazioni dell’estrema destra ultranazionalista e antieuropea dobrevvero rerstare fuori dai giochi per i 250 seggi del Parlamento unicamerale.

Poco meno di 6.8 milioni gli elettori. Nalla campagna elettorale è rimasta in ombra la questione del Kosovo, mentre hanno dominato i temi dell’integrazione europea ma soprattutto quelli dell’occupazione e più in generale della pronfonda crisi economica in cui versa il Paese:

“Si parla di prosperità dagli anni Novanta – dice un residente di Belgrado -. Siamo nel 2014 e ancora è difficile, non sarà meglio prima del 2020 da tutti i punti di vista. Sarà molto difficile”.

I conservatori hanno convocato le elezioni in anticipo sostenendo di volere un mandato più forte per cambiare le sorti dell’economia. Un compito tutt’altro che semplice, avvertono gli analisti.

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