'Funeral Party' al ponte di via Coletti, cerimonia con fiori e manifesti funebri

altarimini 2014-03-15

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"Proprio quando tuo fratello maggiore stava compiendo i suoi 2000 anni tu sei arrivato al culmine della tua malattia e i più, noncuranti di te ma ammaliati dal suo fascino, ti hanno abbandonato al tuo destino quando un qualsiasi medico della mutua avrebbe saputo salvarti. Si ringrazia la Pubblica Amministrazione". Queste le parole con le quali il Comitato Civico Ponte di Via Coletti ha voluto salutare la struttura. Il Comitato si è ritrovato venerdì pomeriggio con due manifesti funebri e un mazzo di fiori per porgere l'ultimo saluto al ponte.



"Il saluto ci è sembrato doveroso" ha commentato Laura Zengarini presidente del Comitato Civico Ponte di Via Coletti "È un ponte che ci ha servito molto. L'ultimo collaudo è stato fatto nel 1956 però nonostante tutto mi sembra che si sia comportato molto bene. E quindi abbiamo voluto salutarlo sperando che quello che verrà rispetti le aspettative, che sia fatto bene".

Tra domenica e lunedì l'avvio dei lavori, poi l'abbattimento del vecchio ponte e la costruzione del nuovo. Intanto tra gli abitanti cresce la preoccupazione legata soprattutto agli spostamenti. "Disagio per la gente che lavora, per la gente che si deve muovere, che deve rispettare l'orario, per la gente che deve sistemare i figli" continua la Zengarini "Il Comune ha segnalato per chi deve andare a Riccione di prendere l'autostrada a Rimini Nord. Oggi è già fortunata la famiglia che mantiene uno stipendio, cominci a scalare autostrada tutti i giorni. Mi sembra di sognare".

Tra le soluzioni approntate dal Comune anche quella del ponte ciclopedonale. "Io vedo un gran lavoro fatto male. Io sono quella che si augura che tutto fili bene e che non succeda mai niente, per carità. Però vedere le palancole che sono state appena posizionate ingabbiate, vederle più corte, vederle con un bel carico sopra, vederle che il giorno del collaudo la mattina la passano a saldare le staffe per poterle tenere. Io spero che il buon Dio gliela mandi buona, perché il fiume scarico così non c'è stato mai" ha concluso la Zengarini.

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