La Crimea si organizza anche militarmente in vista del referendum sull’annessione alla Russia. Una quarantina di uomini armati e col viso coperto ha giurato di fronte al leader filo-russo Sergei Aksyonov. Avranno il compito di garantire la sicurezza durante il voto. Aksyonov ha affermato che saranno circa 1500 gli uomini delle nuove forze speciali entro domenica prossima.
Questo proprio mentre le forze di autodifesa filo-russe consolidano il loro controllo della penisola: numerosi gli episodi, finora senza scontri, tra cui l’occupazione della base navale di Bakhchisaray. Una decina di uomini armati non identificati ha fatto irruzione sparando in aria.
“Mi trovavo fuori dalla caserma quando ci hanno detto di arrenderci”, racconta un soldato ucraino. “Noi abbiamo risposto che non ci saremmo arresi, allora hanno cominciato a spararci ai piedi, allora ci siamo arresi. Cosa potevamo fare? Non avevamo armi, non avevamo nulla per cui ci siamo dovuti arrendere. Ci hanno detto di giurare fedeltà alla Russia, alcuni si sono rifiutati, altri hanno detto che lo faranno. Io ho lasciato la base”.
Un altro gruppo di uomini armati ha occupato un ospedale militare, mentre vicino Sebastopoli i filo-russi hanno disarmato i militari ucraini di una base missilistica ed è stato dispiegato un convoglio di circa 100 veicoli, tra cui venti carri armati.