Sotto lo sguardo del presidente Vladimir Putin le forze armate hanno realizzato delle esercitazioni militari nell’ovest della Russia.
Il Cremlino ha anche insistito sul fatto che queste operazioni hanno solo il compito di garantire la sicurezza dei cittadii russi in territorio ucraino.
Lo ha fatto per bocca del ministro degli esteri Sergei Lavrov che a Ginevra ha partecipato a una riunione Onu sui diritti umani: “Si tratta di difendere i nostri cittadini e compatrioti e difendere il diritto più importante di tutti che è il diritto alla vita. Coloro che intepretano la situazione come un atto di aggressione e ci minacciano con sanzioni e boicotaggi sono gli stessi che hanno costantemente spinto le forze politiche a rifiutare il dialogo e ignorare le preoccupazioni delle regioni dell’est e del sud dell’Ucraina. Un fatto che ha polarizzato la società ucraina”.
Sergei Lavrov ha espresso personalmente i suoi dubbi al segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, che poche ore prima aveva chiesto al presidente russo di abbassare la tensione in Crimea.