Nè guerra nè pace, in Crimea. Le truppe russe, ancora senza insegne, hanno preso il controllo della penisola, senza colpo ferire. Dopodiché hanno tentato di disarmare i contingenti ucraini. Alcuni hanno consegnato le armi, altri hanno rifiutato e le loro basi sono state quindi circondate, come quella di Perevalnoye, dove la situazione è di stallo: “siamo pronti alla battaglia – ha detto un portavoce della base – ma speriamo ancora in una soluzione di compromesso”.
Fonti ucraine dicono che in Crimea sono già affluiti 15.000 soldati russi con una cinquantina di mezzi, tra blindati e cingolati oltre ad alcune navi che sorvegliano la frontiera.
Nella zona di Belbek, è stato imposto un ultimatum per oggi alle sedici alle due basi che ancora non si sono arrese. Alla frontiera nord-occidentale dell’Ucraina, non lontano da Kharkiv, si starebbero intando ammassando altre truppe russe, secondo Unian, l’agenzia stampa ucraina.