Il governo di Ankara accresce il suo controllo sul sistema giudiziario. Ratificata dal presidente Abdullah Gul la controversa legge che riorganizza le competenze del Consiglio Superiore della Magistratura turco. Aumentati i poteri del ministro della Giustizia, che può nominare i giudici e sottoporli a indagine. Il testo, approvato il 15 febbraio dopo una lunga e rissosa seduta parlamentare, è stato chiesto da Erdogan.
La normativa è illegale perché anticostituzionale, denunciano i magistrati. Per l’opposizione, che ha subito presentato ricorso alla Corte costituzionale, la legge serve ad affossare la grande inchiesta su corruzione e tangenti negli appalti pubblici. Indagine che ha portato nel dicembre scorso all’arresto di 52 persone tutte vicini al partito del premier. Critiche alla legge sono arrivate anche dall’Unione Europea.