Grecia, primo surplus delle partite correnti. Il traino del turismo

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Da qualche parte nel suo pantheon Atene deve avere anche un dio del turismo. Grazie ai milioni di visitatori approdati sulle coste elleniche la Grecia ha incassato, nel 2013, la cifra record di 12 miliardi di euro.

Con il risultato di mettere a segno, prima volta dall’inizio delle serie storiche nel 1948, un avanzo delle partite correnti.

Merito (o colpa, decidete voi) anche del crollo delle importazioni. Prima del 2008 il Paese viveva al di sopra delle sue possibilità, comprando ogni genere di bene straniero.

Con la recessione la situazione si è riequilibrata, ma è una magra consolazione per quel milione di disoccupati prodotti dalla crisi.

“Per la Grecia si prospetta un periodo di sofferenza molto più lungo. La disoccupazione calerà ancora molto lentamente, specialmente in confronto al ritmo con cui è cresciuta negli ultimi due anni”, commenta Craig Erlam di Alpari.

“Per cui nonostante i segnali positivi osservati, basta fare il confronto con due anni fa per notare enormi progressi, c‘è ancora molta strada da percorrere”, aggiunge.

Atene prevede un ritorno alla crescita economica dello 0,6% quest’anno. Scenario plausibile ma, avvertono gli esperti, solo a patto di rilanciare l’occupazione e stimolare la produzione interna a discapito delle importazioni.

“Il turismo rimane la vera forza motrice dell’economia greca. La situazione dovrebbe migliorare ancora nel 2014: le stime parlano di 18 milioni di turisti in arrivo nel Paese”, spiega la corrispondente di Euronews Symela Touchtidou.

“Ciònonostante – conclude – gli analisti insistono nel richiedere il completamento delle riforme promesse, così da garantire la sostenibilità della ripresa greca”.

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