Decine di persone sono rimaste ferite nelle manifestazioni contro il governo in Bosnia. A Tuzla – nel nord del Paese – la polizia ha utilizzato gas lacrimogeni per disperdere le migliaia di manifestanti che si erano radunati per il secondo giorno consecutivo per protestare contro la disoccupazione.
All’origine del malcontento, la perdita dell’impiego in seguito al fallimento di quattro aziende statali privatizzate, nelle quali lavorava gran parte della popolazione locale.
Anche altre città – a iniziare da Sarajevo – sono state teatro di manifestazioni alle quali si sono uniti anche giovani disoccupati, studenti e anziani. “È stato il governo a svendere le aziende statali – dice una giovane disoccupata -, lasciando le persone senza pensione, senza sistema previdenziale, le famiglie non hanno nulla da mangiare mentre i nostri politici siedono nelle istituzioni e rubano”.
Anche nella capitale i manifestanti si sono scagliati contro edifici del governo, simboli di una classe politica considerata incapace e corrotta.
La disoccupazione in Bosnia sfiora il 28 percento, il tasso più alto dei Balcani.