E’ iniziata con i deputati in piedi a cantare l’inno nazionale e pochi minuti dopo è stata interrotta da fischi e insulti l’odierna seduta parlamentare in Ucraina. L’opposizione chiede il ripristino della costituzione entrata in vigore dopo la rivoluzione arancione del 2004, che ridimensionava i poteri del presidente. Ma un’intesa con il partito del capo dello Stato, Ianukovich, appare lontana.
Rivolgendosi all’aula, il portavoce del partito di maggioranza ha detto che il paese ha imboccato un vicolo cieco: “Dobbiamo mettere da parte le nostre vittorie e le nostre sconfitte e unire le forze per trovare il modo di uscire da questa situazione”, ha affermato Oleksandr Iefremov.
Ma quello con le forze di opposizione è un dialogo tra sordi. L’ex campione di boxe Vitaly Klitschko ha parlato a nome dei manifestanti accampati in Piazza dell’Indipendenza.
“E’ nostro dovere fare ciò che ci chiede la gente, dobbiamo saper ascoltare. Uno dei modi per risolvere questa crisi è attraverso una ridistribuzione del potere perché è l’attuale condizione di monopolio che ci ha trascinato fin qui”.
Ianukovich avrebbe escluso per il momento l’uso della forza contro i manifestanti e, secondo un esponente del suo stesso partito, starebbe considerano elezioni politiche e presidenziali anticipate, scommettendo di poter battere un’opposizione ancora troppo divisa.