Naufrago riappare dopo 13 mesi sulle isole Marshal

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È tornato alla civiltà dopo 13 mesi in mare. José Salvador Albarengo, un salvadoregno di 37 anni, è il Robinson Crusoe del 2000. È sopravvissuto alla deriva bevendo sangue di tartaruga e catturando pesci e uccelli a mani nude.

José Salvador è stato ritrovato su un’isola delle Marshall, a 13 mila chilometri di distanza. Ha raccontato di essere salpato dal Messico alla vigilia del Natale 2012 per una spedizione di pesca e di essere stato trascinato via nell’oceano dal forte vento insieme ad un 16enne chiamato Xiquel, morto per fame.

“Mia madre diceva sempre ‘non è morto’ e io le dicevo ‘mamma, non illuderti’ – ricorda la sorella del pescatore, Yanira Bonilla – Lei ripeteva ‘no, ma sento che lui è vivo’. Ora so che una madre non può sbagliarsi”.

“È stata una sopresa, sono rimasto senza parole – aggiunge il fratello di José, Carlos Albarenga – Sono molto felice e molto grato a Dio e alle persone che hanno salvato mio fratello. Sono infinitamente grato a quelle persone. Non ho abbastanza parole per ringraziarle per tutto quello che stanno facendo per lui”.

Il momento più difficile, ha raccontato José Salvador, è stato quando è morto il suo compagno di viaggio: “volevo uccidermi – ha ammesso – ma non ce l’ho fatta”. Xiquel sarebbe morto perché non riusciva a mangiare la carne cruda.

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