Sono almeno quattordici i morti per l’eruzione del vulcano Sinabung, sull’isola indonesiana di Sumatra, tornato in attività di recente dopo quattro secoli di quiescenza.
Una prima eruzione nel 2010, una nel settembre scorso, e poi di nuovo le attività si erano intensificate all’inizio di gennaio, quando furono fatte evacuare 20.000 persone.
Proprio nelle ultime ore le autorità avevano consentito a chi abita a più di cinque chilometri dalla vetta del vulcano di rientrare a casa. L’eruzione questa volta ha colto gli abitanti di sorpresa, come conforma un soccorritore: “Le vittime – dice – sono state colte di sorpresa, è successo molto velocemente, erano tutti nel villaggio di Sukameriah”.
Tra i morti ci sono anche quattro liceali: erano in gita scolastica.
Almeno tre persone sono ricoverate in terapia intensiva, dopo aver riportato gravi ustioni.
Le autorità temono che i morti possano essere molti di più: le operazioni di ricerca hanno dovuto essere sospese a causa dell’alto livello di gas tossici e di ceneri che il vulcano continua ad emettere.