abitativa, hanno occupato mercoledì mattina una palazzina in Salita Arenella 60. L'azione di protesta rientra nella campagna per il diritto alla casa che a Napoli va sotto il nome di "Magnammece O' Pesone". "Si tratta - spiegano i precari di "Magnammece O' Pesone" in un comunicato - di appartamenti costruiti da una società fallita dopo una sentenza del Tar che ha annullato tutti i permessi della società che di fatto aveva realizzato una speculazione. Il Tar ha contestato la violazione dei vincoli di destinazione urbanistica e perchè non rispettava i parametri minimi di dieci metri di distanza dagli immobili pre-esistenti. Ora questi appartamenti possono diventare una risorsa per l'emergenza abitativa e chiediamo che gli enti locali, troppo inermi di fronte al dramma della casa, svolgano almeno un ruolo di interlocuzione in tal senso con la curatela fallimentare. Tra noi ci sono famiglie in graduatoria per le case popolari che si sono stufate di aspettare, disoccupati, precari iper-flessibili, studenti che non riescono più a mantenersi gli studi, molti bambini... non staremo più ad aspettare che i diritti vengano elargiti come elemosine". "La crescita vertiginosa degli affitti in nero per studenti, precari e immigrati, il fallimento di migliaia di mutui casa, migliaia di sfratti per "morosità incolpevole", diciassettemila famiglie in attesa di casa popolare raccontano i termini di una crisi ormai sconfinata e a cui non si costruiscono risposte. Esiste un'altra faccia rispetto alle logiche dell'austerity, dei tagli, dei sacrifici che in realtà aumentano sempre più il divario di ricchezza sociale. Quella faccia siamo noi, che non stiamo più al nostro posto, che non occupiamo "di nascosto", ma con trasparenza e con le lotte, che rigettiamo indietro la retorica finto-legalitaria di chi ci vuole solo passivi, mentre tutto ci viene negato, o di chi pretende di gestire il bisogno sociale come un problema di "ordine pubblico". (24.01.14)