Per una volta, gli oracoli ci hanno visto giusto. A fronte di un miglioramento dell’economia statunitense la Federal Reserve ha annunciato un secondo taglio da 10 miliardi di dollari al pacchetto mensile di stimoli (che da febbraio ammonterà dunque a 65).
Ha scelto di congedarsi così al suo ultimo vertice da presidente Ben Bernanke, l’uomo che ha traghettato la banca centrale americana attraverso il terremoto della crisi.
Dal prossimo mese lo scettro del comando passerà al suo attuale vice Janet Yellen, prima donna ad assumere la guida della Fed.
La quale, pur essendo considerata una “colomba”, ha ricevuto un messaggio inequivocabile dal suo predecessore: dopo tre programmi di allentamento monetario e un bilancio che ha raggiunto i 4mila miliardi di dollari, è il momento di cominciare a stringere, seppur con dolcezza, i cordoni della borsa.
Ignorate le grida di dolore dei mercati emergenti: il cosiddetto “tapering”, secondo gli analisti, ha solo esposto le loro debolezze, non è causa primaria. Per la Fed, ecco la rotta tracciata da Bernanke, è giunto il momento di navigare in solitaria.