Stuprata due volte dal branco e infine bruciata viva perché non potesse denunciare gli aggressori. È la mostruosa vicenda occorsa a una giovane indiana.
La ragazzina, di appena sedici anni, era stata aggredita da sei uomini a fine ottobre. Dopo la denuncia, lo stesso branco l’aveva violentata di nuovo. Il 23 dicembre era bruciata viva ed era morta a seguito delle ustioni riportate il giorno di Capodanno. Era incinta. Inizialmente i suoi famigliari avevano pensato che la giovane si fosse suicidata a causa dell’umiliazione subita. La polizia ha però scoperto che sono stati gli stessi aggressori a ucciderla.
Le autorità hanno fatto poco per proteggere la giovane, afferma una portavoce di una organizazione per i diritti delle donne: “Dov‘è la giustizia? Una ragazzina è stata stuprata da due volte dallo stesso gruppo di persone e queste sono ancora a piede libero?”.
Il caso di una giovane stuprata nel dicembre 2012 ha provocato qualche mese fa enormi proteste e spinto il governo a promulgare una legge che prevede la pena di morte per questi reati. Questa nuova violenza potrebbe nuovamente causare disordini a livello nazionale.