Il presidente Salva Kiir del giovane stato del Sud Sudan, ha annunciato durante una conferenza stampa, di aver sventato un tentativo di golpe e di aver imposto il coprifuoco nel paese.
Il presidente ha esplicitamente accusato i “soldati scontenti” e fedeli all’ex vicepresidente Riek Machar, destituito a luglio, ma ha anche precisato che ora la situazione “è sotto controllo”.
La rivolta, scoppiata la notte scorsa tra i reparti della guardia repubblicana nella caserma di Jebel, nella capitale Giuba, ha costretto l’esecutivo a imporre il coprifuoco dalle 18 alle 6 del mattino, cosí come la disposizione della chiusura dell’aeroporto fino a nuovo ordine.
Circa 800 sono stati i civili costretti a cercare rifugio in una base delle Nazioni Unite.
Gli osservatori ritengono che all’origine della faida vi sia il tentativo di Kiir di stroncare corruzione e rivalità tra le varie etnie, ma è indubbio che il grande fermento politico, sia dovuto anche alle imminenti elezioni presidenziali, previste per il 2015.