Ucraina: migliaia in piazza, ma anche un tentativo di dialogo

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Il muro contro muro in Ucraina prosegue nonostante i toni distensivi del vice-premier: in mattinata Piazza Indipendenza è tornata a riempirsi.
La piazza è presidiata da giorni dall’opposizione, la scintilla che ha scatenato la protesta è stato il congelamento dell’accordo d’associazione con l’Unione europea, e il contemporaneo avvicinamento alla Russia.

“Penso che non staremo qui ancora per molto, perché il 17 dicembre il Presidente Yanukovic firmerà questo contestato accordo d’associazione con Putin. O non lo firmerà. Penso che il 17 dicembre sarà un giorno cruciale per tutti noi”, dice un manifestante, e un’altra, rispondendo a una domanda sulle aperture del vice-premier Arbuzov, aggiunge:

“Dice molte cose, come il resto del governo, ma non dovremmo credergli, visto quel che è successo, la violenza della polizia, non penso che si possa dar credito al governo”

È di ieri la visita a Bruxelles del vice-premier, che al termine di un incontro con la Commissione europea ha confermato la volontà politica di firmare l’accordo d’associazione con l’Unione europea, ma ha detto che restano molti dettagli da discutere, e ci vorrà tempo.
Nelle stesse ore, il Parlamento europeo adottava una risoluzione fortemente critica nei confronti del Governo ucraino, e alcuni deputati ostentavano solidarietà con la piazza di kiev.
La questione è in agenda anche per l’incontro di lunedì tra la titolare della diplomazia europea, Catherine Ashton, e Sergey Lavrov, il Ministro degli Esteri russo. Oggi l’opposizione ucraina partecipa a una tavola rotonda organizzata dall’ex presidente Kravchuk, in un estremo tentativo di mediazione.

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