EADS sotto tiro in Germania e Francia per il piano tagli

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Berlino e Parigi non ci stanno. È un coro di ‘No’ quello che ha accolto il piano di tagli al personale annunciato da EADS.

Il colosso aerospaziale, a cui fa capo Airbus, è finito sotto il fuoco incrociato dei sindacati e degli azionisti Francia e Germania.

‘Evitare i licenziamenti e riassorbire i lavoratori’ è la priorità per la prima, mentre la seconda parla della necessità di evitare le sproporzioni.

“Quello che sta accadendo qui, semplicemente, non è giusto – commenta un dipendente dell’impianto nei pressi di Monaco – Siamo in attivo e lavoriamo a pieno regime”.

In totale, i posti tagliati saranno 5.800. Il fardello maggiore sarà sostenuto in Germania e in Francia, seguite da Gran Bretagna e Spagna.

La ristrutturazione, per gli analisti, produrrà risparmi per 375 milioni di euro l’anno. Ma anche, secondo i sindacati, un impatto negativo sulla competitività.

“Ecco perché pensiamo che i licenziamenti previsti siano sconvenienti e inaccettabili, non solo da una prospettiva personale”, spiega il capo del consiglio dei lavoratori.

“Pensateci, il piano durerà tre anni: come possono lavorare bene gli operari con questa continua minaccia di licenziamento sulla testa?”

EADS, il cui piano prevede la fusione delle divisioni difesa e spazio, ha chiuso i primi 9 mesi del 2013 con risultati in crescita a 2,3 miliardi di euro.

Ma per il numero uno Tom Enders la direzione intrapresa è comunque quella giusta: di fronte a budget sempre più ristretti e concorrenza serrata, non si può aspettare di essere dentro la tempesta prima di cominciare a cambiare rotta.

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