Oslo guarda a Johannesburg, nel giorno in cui il comitato del Nobel per la Pace consegna il premio all’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche.
Il direttore generale dell’Opac, Ahmet Uzumcu, ha spiegato che la distruzione dell’arsenale siriano potrebbe avere inizio entro la fine di gennaio. Molto dipenderà dalle condizioni di sicurezza, deterioratesi nelle scorse settimane.
“Gli spostamenti del nostro personale sono tuttora molto rischiosi – ha spiegato lo stesso Uzumcu – Fino ad adesso è riuscito a operare in modo sicuro e speriamo che anche la fase di trasporto sarà completata in sicurezza”.
Il Comitato per il Nobel ha ricordato l’eroe della lotta al regime dell’apartheid, vincitore del premio nel 1993.
“20 anni fa Nelson Mandela era su questo podio a ricevere il Nobel per la Pace insieme a Frederik de Klerk – ricorda Thorbjorn Jagland, capo del Comitato – La sua vittoria sull’apartheid e il suo rifiuto di cedere al desiderio di vendetta rappresentano una delle più grandi vittorie dell’umanità”.
L’Opac conta 190 Stati membri e rappresenta uno dei rari successi nel campo del disarmo mondiale. Ha presieduto alla distruzione di oltre l’80% delle armi chimiche dichiarate nel mondo. Solo Israele, Corea del Nord, Egitto, Sud Sudan, Birmania e Angola non hanno firmato la ratifica del divieto.