Mentre continuano le manifestazioni a Kiev, il presidente ucraino Yanukovich ha telefonato al Presidente della Commissione europea per chiedere di inviare una delegazione a Bruxelles. Ma José Manuel Barroso, pur accettando l’invio di una delegazione-ha ribadito che i negoziati di fondo non saranno riaperti ed ha condannato l’uso della forza.
“Le autorità ucraine dovrebbero rispettare la libertà e il diritto della gente di manifestare e al tempo stesso rivolgiamo un appello alla calma tra i manifestanti- ha dichiarato il Presidente della Commissione Barroso. “Questa situazione è dovuta al fatto che molti ucraini vedono il loro futuro in Europa e sono delusi dai risultati del summit di Vilnius”
La Commissione europea ha chiesto che sia aperta un’inchiesta sugli abusi della polizia ed ha lanciato un’appello al dialogo tra le autorità ucraine e tutte le forze politiche.
“I manifestanti stanno lottando per difendere il percorso europeo del loro paese, spiega l’analista Steven Blockmans del CEPS, “un percorso che non necessariamente si tradurrà nell’adesione. Ma a guidare chi manifesta, è l’aspirazione ad una modernizzazione del paese, che è al tempo stesso una protesta contro la situazione politica per come è gestita dall’attuale leadership in Ucraina”
Non è stata fissata alcuna data per nuovi negoziati tra Bruxelles e Kiev.