In attesa di vedere sorgere il proprio museo del Louvre, Abu Dabhi si regala la quinta edizione della Fiera internazionale dell’Arte. Gli Emirati Arabi stanno facendo leva su tutto il loro potere economico per diventare un rifertimento mondiale nel mercato dell’arte. E dove sorgono opportunità a sei cifre, arrivano – come un tempo fu per la corsa all’oro – anche gli intermediari internazionali. Quest’anno la Fiera dell’arte di Abu Dhabi ospiterà 50 gallerie provenienti da tutto il mondo: quasi la metà sono europee.
“Tante Gallerie tornano alla fiera. Il 90% – spiega Tairone Bastein, responsabile della mostra – E molte fra loro rappresentano nomi importanti, come Hauser & Wirth di Zurigo, la Gagosian di New York, la Thaddeus Ropac di Salisburgo. Queste gallerie sono qui per presentare i loro lavori migliori, sia quelli di artisti molto affermati, sia quelli di artisti dell’avanguardia contomporanea”.
‘Maggio – Settembre’, opera dell’artista franco-cinese, Zao Wou-Ki, ha una valutazione di 23 milioni dollari, pari a quasi 17 milioni di euro.
Gli Smile del pittore statunitense Robert Hammond , valgono ognuno 16 mila euro. E la scultura “ Cell XV (for Turner)” dell’artista e scultore franco-americano, Louise Bourgeois può essere acquistata per 5 milioni di euro.
“Le opere esposte qui sono di ottima qualità – sostiene Alain Quemin, giornalista de Le Journal des Arts – La Fiera non accetta opera di seconda categoria per questo show, perché l’obiettivo è promuovere le migliori opere degli artisti migliori. Prendono questo business molto sul serio”
L’arte è un cosa seria nella capitale degli Emirati Arabi. Nel 2015 sarà inaugurato anche il museo del Louvre, come ha annunciato a metà novembre il ministro della Cultura francese, Aurélie Filippetti. Alla Fiera dell’Arte di Abu Dhabi sono già esposti 300 capolavori provenienti da musei francesi, molte di queste opere potrebbero finire nel nuovo Louvre mediorientale.