Liquidità per evitare il default. L'Ucraina guarda verso Mosca

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Per evitare il default all’Ucraina servono soldi. E la Russia potrebbe essere il gancio perfetto per Kiev. Il PIL nel 2013 ha segnato un -0,5% e le aspettative per il 2014 non sono delle migliori. La crescita è inferiore rispetto alla media. E questo nonostante i 2 miliardi di dollari che le banche russe hanno concesso all’Ucraina negli ultimi tre mesi.

“L’Ucraina può emettere obbligazioni per raccogliere il denaro nesessario solo in caso di notizie confortanti sul fronte finanziario, fa sapere un responsabile di UkrSibbank, la controllata di BNP Paribas. Il Paese può avere accesso al mercato se l’FMI siglasse un contratto di rifinanziamento con loro, o se la Russia prestasse del denaro e fornisse un certo tipo di finanziamento.”

Secondo fonti diplomatiche europee a Kiev, il leader del Cremlino Putin, due settimane fa, avrebbe fatto un’offerta al presidente Yanukovich: nuovi prestiti e tagli sulle tariffe del gas. Un’offerta che il governo di Kiev in questo momento non è nelle condizioni di rifiutare.

“Sono quasi sicuro, spiega questo analista ucraino, che tra i punti principali dei negoziati tra Yanukovych e Putin ci fosse quello che riguarda l’emissione di prestiti a condizioni particolarmente favorevoli da parte della Russia. Penso si tratti di una cifra che si aggira intorno agli 11 miliardi di euro. E poi un prezzo più basso per il gas, oltre al rinnovo dei contratti tra le imprese ucraine e russe. “

Ora se ci fosse il taglio del costo del gas acquistato dalla Russia, l’Ucraina potrebbe ottenere, in modo più agevolato, un forte prestito dal Fondo Monetario Internazionale senza dover aumentare il costo del riscaldamento per le famiglie. Così come richiesto dall’FMI.

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