In Sardegna la popolazione colpita dalle inondazioni ha davanti giorni impegnativi: si ripuliscono le abitazioni invase dal fango, gli scantinati allagati, si prova a riaprire le attività commerciali. I soccorritori stanno ancora cercando l’allevatore dato per disperso. Mentre è diminuito il numero degli sfollati: sono oltre 1700, ospitati da familiari, scuole, edifici comunali.
Una signora di Olbia racconta come si è messa in salvo. “Io e il mio compagno siamo usciti a nuoto dalla finestra e siamo saliti su. Mia sorella e mio cognato sono venuti da Cagliari per aiutarci. Qui dicono che c‘è l’esercito, ma da noi non è venuto nessuno”.
Il problema dell’abbandono e dello sfruttamento del territorio, sardo e nazionale, è stato evidenziato da varie parti. Secondo la CGIA di Mestre, solo l’1 per cento delle imposte su energia e trasporti vengono destinate alla protezione ambientale.
Ne ha parlato anche il vescovo di Tempio Pausania durante i funerali di tre delle 16 vittime delle inonda