Rappresentanti della troika accolti da lanci di monetine, la manovra finaziaria del governo contestata con uno sciopero generale.
Mercoledì di protesta in Grecia dove sono bloccati i trasporti pubblici e privati: dai voli alle ferrovie, dai traghetti alla metropolitana.
Sospese tutte le attività didattiche al politecnico di Atene, oggi ridotto a una città fantasma.
Lo sciopero generale coincide con la ripresa dei colloqui tra governo e creditori internazionali che chiedono ad Atene un nuovo aumento delle tasse e tagli a salari e pensioni.
L’escutivo di Antonis Samaras è costretto a procedere sulla strada delle privatizzazioni per garantirsi l’erogazione della nuova tranche di aiuti per un miliardo di euro.
“Corro il rischio di non laurearmi mai – spiega Danae Karydi, studentessa di Ingegneria – Se passeranno queste misure,se continueranno i tagli alla spesa, dovrò pagare le tasse universitarie e non potrò continuare i miei studi. Già ora le difficoltà sono enormi”.
I colloqui si svolgono in uno scenario di forte tensione, testimoniata dal lancio di monete contro il rappresentante del Fondo Monetario da parte di un manifestante, subito arrestato.