La Turchia spera in un nuovo piano per la riunificazione di Cipro

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Dopo 3 anni di stallo riprendono martedi’ le trattative per l’adesione all’unione europea della Turchia. Euronews ha intervistato il ministro degli affari europei turco Egemen Bagis. L’ultimo rapporto di Bruxelles ha criticato la repressione governativa delle manifestazioni a Instanbul ma dava nel complesso una valutazione del paese migliore delle precedenti. Abbiamo chiesto al ministro che cosa significa per la Turchia la riapertura dei negoziati

Egemen Bagis, Ministro degli affari europei turco
“Con la decisione della Francia di rimuovere il suo veto, possiamo ora aprire un nuovo capitolo nei negoziati, quello relativo alle amministrazioni regionali.
In realtà, se non ci fossero ostacoli politici, siamo ad un punto in cui si potrebbero facilmente aprire in poco tempo 12 dei 16 capitoli bloccati.
Anche abbiamo completato i criteri per la chiusura di altri capitoli. Ma fino a quando avremo il problema di Cipro ed altri ostacoli politici, ci saranno problemi in questo processo di negoziazione. Ma stiamo agendo passo dopo passo come se questi problemi non ci fossero.
L’Unione europea ha rilasciato la sua ultima relazione sui progressi compiuti prima dell’apertura di questo nuovo capitolo . Il rapporto è uscito il 16 ottobre. Ma la prima bozza di questa relazione era molto negativa, molto pessimista e molto prevenuta nei confronti della Turchia . Ma con il pacchetto di democratizzazione del nostro primo ministro il 30 settembre, le manovre di alcune persone contro la Turchia sono state disturbate. La Turchia ha dimostrato la sua determinazione a favore della democrazia e della trasparenza in modo chiaro a tutto il mondo”.

Il principale nodo da sciogliere riguarda Cipro. Dall’invasione turca del 1974 L’isola è divisa in due, a nord vive la comunità turca e a sud la comunità greca che nel 2004 ha respinto il piano di pace per la riunificazione. Quali sono le aspettative per i prossimi mesi?

Egemen Bagis, Ministro degli affari europei turco:
“Alla fine di quest’anno ci aspettiamo un nuovo piano, dopo aver riesaminato il piano Annan. Si potrà cercare di trovare consenso sui punti inaccettabili per entrambe le comunità. Spero quindi che ci sarà un nuovo piano che sarà sottoposto a referendum nei primi mesi del 2014, in entrambe le parti dell’isola. Se il referendum sarà approvato nella parte greca e in quella turca, gli ostacoli davanti Turchia saranno automaticamente rimossi e ben 14 su 16 capitoli potranno essere aperti immediatamente. Anche l’atteggiamento che blocca la chiusura di 14 capitoli scomparirà e questo vuol dire che il processo di adesione della Turchia sarà ampiamente aperto. Ma anche non ci fosse una soluzione al problema di Cipro, continueremo le nostre riforme come se non ci fossero ostacoli, perché per noi l’adesione è importante”

Secondo il ministro per gli affari europei turco l’ultima relazione della commissione europea sulla Turchia è piu’ obiettiva delle precedenti, anche grazie all’ultimo pacchetto di misure a favore della democrazia di fine settembre. Il governo sta preparando ora nuove riforme?

Egemen Bagis, Ministro degli affari europei turco:
“Per restare al passo con i tempi, Ogni nazione ha bisogno di riforme anche se è un paese democratico e trasparente. Ci sono riforme in preparanzione per quanto riguarda la minoranza degli alawiti. Ci stiamo sforzando di migliorare le relazioni tra civili e militari. E ci sono progetti in corso a favore della libertà di espressione. Abbiamo già passato 4 pacchetti di misure sulla giustizia. Potremmo aver bisogno di un quinto. In molte aree la riforma della democrazia dovrebbe andare avanti. Questo è uno processo importante per noi per avvicinarci agli standard democratici europei. Ma non dobbiamo dimenticare che ci sono voluti anni per realizzare tutto cio’” .

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