Un’ombra si staglia sulla “Silicon Valley russa”.
La notizia ha attraversato come una freccia gli stand dell’Open Innovations Forum di Mosca: la procura generale punta i suoi riflettori su Skolkovo, il polo d’innovazione e ricerca voluto dal primo ministro Medvedev.
I sospetti, appropriazione indebita per 3 miliardi di euro, sono scaturiti dopo l’individuazione di “gravi violazioni” presso il fondo presieduto dal miliardario Viktor Vekselberg.
Il vice ministro russo allo Sviluppo economico Oleg Fomichev, però, minimizza: “Per quel che ne so, a fine estate gli inquirenti avevano detto di aver trovato un certo numero di violazioni, ma erano violazioni, diciamo, non di natura penale. Erano legate al fatto che i sistemi aziendali interni della Fondazione Skolkovo Foundation sono stati impostati male”.
“Ecco perché tutto il denaro erogato senza i necessari documenti, come le sovvenzioni per i progetti innovativi, è finito sotto la lente degli inquirenti. Volevano capire se questi soldi sono stati spesi in maniera non efficiente o addirittura sprecati”, conclude Fomichev.
Ancora non è chiaro, però, se sia stata aperta un’indagine formale.
Il comunicato della procura parla di “fondi trasferiti senza controlli o obiettivi specifici”, di “17 sovvenzioni erogate senza il benestare degli esperti” e addirittura di “tre casi in cui i membri della commissione avevano interessi personali”.