Ai cittadini riminesi la raccolta differenziata piace. Nel primo semestre 2013, infatti, nei Comuni della provincia di Rimini serviti da Hera essa supera abbondantemente il 60%, arrivando a quota 61.5%, a fronte di una media nazionale del 40%. I dati, forniti dal report "Sulle tracce dei rifiuti" di Hera, non sono ancora definitivi ma il trend mostra una crescita di oltre 1 punto percentuale rispetto al primo semestre 2012, che confermerebbe anche il territorio riminese tra i più virtuosi gestiti da Hera. Un risultato importante raggiunto grazie alla collaborazione dei cittadini e a innovativi nonché capillari progetti di raccolta differenziata introdotti sul territorio. Tra questi, vanno ricordati i sistemi di raccolta domiciliare dedicati a tutte le utenze (domestiche e non) della fascia turistica dei comuni costieri; l'ecochiave per incentivare le utenze domestiche a ridurre la produzione di indifferenziato incentivando una maggiore separazione dei rifiuti recuperabili; ed infine, il potenziamento dei servizi di raccolta domiciliare gratuita a chiamata per scarti verdi o rifiuti ingombranti. Tra i comuni più virtuosi Rimini, il comune più grande che incide maggiormente sul risultato complessivo ottenuto, raggiunge il 61,6%, 1,5 punti percentuali in più rispetto all'anno precedente, quando aveva segnato 60,1%. Salgono a 3 i Comuni che superano il traguardo del 70%: dopo Poggio Berni con il 72% di raccolta differenziata e Santarcangelo con il 73.9%, anche Montegridolfo tra i Comuni modello, con un ragguardevole 75,1% di raccolta differenziata. A livello di Gruppo, la raccolta differenziata sul territorio emiliano romagnolo gestito da Hera cresce di 3,5 punti percentuali, nel primo semestre 2013, rispetto all'analogo periodo dello scorso anno, raggiungendo quota 53,7%. Un dato che prosegue il positivo trend medio di crescita costante negli ultimi 4 anni, pari a 2,5 punti percentuali all'anno. Importante da sottolineare, inoltre, è che mediamente la quantità di rifiuti scartata dagli impianti nel processo di recupero perché, ad esempio, non idonea ad essere riciclata o inquinata da corpi estranei, è di appena il 6,5%. Tutto il resto, il 93,5%, torna invece a nuova vita, con la sua re immissione nel ciclo produttivo, un dato sostanzialmente in linea con quello dell'anno precedente. "I risultati positivi della raccolta differenziata di questo primo semestre -- commenta Maurizio Chiarini, Amministratore Delegato di Hera -- confermano il forte impegno di Hera per migliorare efficienza ed efficacia lungo tutta la filiera ambientale. Per proseguire anche in futuro su questo virtuoso percorso il Gruppo intende mirare all'innovazione tecnologica e alla sperimentazione di soluzioni innovative, sia nella raccolta che nel recupero, e una continua attività di sensibilizzazione dei cittadini, per valorizzare il loro impegno sulla raccolta differenziata".