Quelli che accusano Giorgio Napolitano di volere un’amnistia pro-Berlusconi sono persone “che fanno pensare a una sola cosa, hanno un pensiero fisso e se ne fregano dei problemi della gente e del Paese. E non sanno quale tragedia sia quelle carceri. Non ho altro da aggiungere”.
“È ancora possibile il diritto di critica in Italia?”, ha detto il capogruppo M5s alla camera Alessio Villarosa, ribattendo alle dichiarazioni del capo dello stato da Cracovia.
“Napolitano – ha affermato il capogruppo – ha chiaramente dato un’indicazione politica contro un movimento presente in parlamento debordando, ancora una volta, dal suo ruolo. Cade così definitivamente il velo dell’ipocrisia: Napolitano non è più il presidente di tutti, come denunciamo da tempo, ma il garante di un sistema politico che ha portato al disastro il nostro paese”.
“Cosa ricordare di lei signor presidente? Le costanti genuflessioni al pregiudicato Berlusconi, a partire dalla firma sul lodo Alfano? La firma sul decreto Imu, incostituzionale perché privo di coperture certe, come ha denunciato anche la corte dei conti? O le telefonate con l’indagato Nicola Mancino alla ricerca della sua potente protezione? Questo è solo per fare qualche esempio”, ha concluso Villarosa.