Recitazione di Irina Elena Petrescu.
Il fiore che sei stata
mi ritorna alla terra
Alle rocce
Al cielo
con quella pienezza che implode di luce
ogni volta che una madre rinasce
Così
ti stringo ancora tra le mani
come l’odore buono dell’estate
Come a proteggerti
da strappi e teli di dolore
che non hanno più stagioni
Flebile voce,
ora che mi ritorni silenzio
sul dorso di questo giorno
sovrapposto
a sguardi senza meta
e pieni di vento
Non più tempeste
Non più cancelli ricoperti dall’inverno
Sarai,
saprà la pioggia
lenire i domani
che adesso non vedo.
agosto 2011
“alla mia mamma, nel giorno in cui saluto il suo viaggio…“