Riccione, arrivano i provvedimenti al Marano: sabato chiusi Paradise Beach e Opera

altarimini 2013-08-22

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Tanto tuonò che piovve: arrivano i provvedimenti ai danni di due locali del Marano controllati la notte tra lunedì e martedì scorso dalla Polizia Municipale e trovati in violazione della normativa che tutela gli orari dei locali da ballo. Erano le 3 e 30 quando i vigili hanno "beccato" il Paradise Beach e l'Opera ancora "a pieno ritmo", per entrambi è scattata la sospensione di musica per 24 ore, dalle 20 sabato 24 alle 20 di domenica 25.
Contro lo zoccolo duro rappresentato da alcuni operatori, che non rispettano l'impegno e il protocollo d'intesa con l'amministrazione in tema di orari, ma anche si emissioni sonore e somministrazione di alcoolici, si è deciso di prendere provvedimenti.

"Il modello di sicurezza partecipata e collaborativa che Riccione ha adottato vuole essere innanzitutto strutturale - afferma il sindaco Massimo Pironi - con azioni volte a reprimere quel modello che non appartiene al prodotto che vogliamo rappresentare. Ovviamente occorre fare un distinguo tra le azioni riguardanti ordine pubblico, legalità e infiltrazioni per le quali esiste un tavolo dedicato, e quelle relative all'ordine pubblico, al decoro e al rispetto del senso di qualità che l'immagine di Riccione vuole dare".

E proprio per quanto riguarda l'immagine, l'Amministrazione comunale stigmatizza il grave fatto della violenza avvenuta ai danni della giovane in una delle discoteche della collina: "Un fatto di una vigliaccheria che non ha limiti - sottolinea il sindaco - lesivo dell'immagine della città per il quale si sta valutando se ci siano le condizioni per costituirsi parte civile per danneggiamento di immagine".

Il lavoro della Polizia Municipale è costante e basato su alcune priorità: contrasto della prostituzione, abusivismo commerciale, rumori, somministrazione di alcool, regolamenti comunali relativi all'utilizzo degli spazi di suolo pubblico, presenza di nomadi nei parchi e negli appartamenti.
I numeri: 11 verbali per violazione dell'ordinanza antiprostituzione, che sanziona i clienti, ma che reprime anche il fenomeno in sè. Per i controlli in spiaggia 8 sono i verbali nei confronti di tatuatori e massaggiatori. 18 quelli per commercio abusivo con relativo sequestro della merce. 4 verbali in violazione dell'ordinanza che vieta la somministrazione ai minori di 18 anni.
Controllati inoltre 49 esercizi: trovati in violazione 30 di natura commerciale e 19 attività artigianali, mentre per un'altra decina sono in corso accertamenti. L'attività di sicurezza posta in essere non è tesa ad elevare verbali, ma a reprimere le criticità e presidiare il territorio.

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