http://www.pupia.tv - Giugliano (NA) - Nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli - Direzione Distrettuale Antimafia, i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Mondragone hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare, con la misura coercitiva del carcere, emessa dall'Ufficio Gip presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di 9 indagati, gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso armata e finalizzata alla commissione di vari delitti: tentato omicidio, estorsioni, traffico di sostanze stupefacenti, atti intimidatori con danneggiamenti, riciclaggio e traffico di armi.
L'attività investigativa - avviata nell'ottobre del 2011 e espletata anche attraverso intercettazioni telefoniche e verifiche dirette a riscontro delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, già affiliati al locale clan camorristico - ha permesso di raccogliere importanti elementi indiziari in ordine a gravissimi episodi criminali verificatisi negli ultimi anni nel comune di Mondragone e nella provincia di Caserta. Si è verificata, infatti, all'interno del clan egemone della zona, la presenza di un vero e proprio gruppo armato, costituito da giovanissimi senza scrupoli che operavano utilizzando motoveicoli di grossa cilindrata.
Tra i fatti di maggior allarme e gravità ad essi ascritti il tentato omicidio e il ferimento di due ragazzi nativi di Mondragone, utilizzati da un gruppo emergente all'interno del clan per lo spaccio di cocaina. Tali fatti si inseriscono, in particolare, in una vera e propria faida scoppiata per il controllo delle piazze di spaccio nella zona e cessata grazie all'arresto dei capi della fazione emergente operato dai Carabinieri di Mondragone. Si tratta di veri a propri atti intimidatori, ordinati dal clan per punire quanti non si piegavano alla sua volontà. E, ancora, vere e proprie spedizioni punitive eseguite anche fuori dal comune di Mondragone, co